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Mahmood, "Cocktail d'amore": «Un brano che è il mio identikit. Malgioglio? Ci vogliamo bene»

Mahmood, "Cocktail d'amore": «Un brano che è il mio identikit. Malgioglio? Ci vogliamo bene»

Scrivere resta per Mahmood un atto liberatorio. E "Cocktail d'amore" «è una di quelle canzoni il cui viaggio è durato di più di tutte». Pubblicato qualche giorno fa, dopo tre anni di gestazione, il nuovo brano, che anticipa il nuovo album, «mi rappresenta tantissimo, forse, più degli altri, contiene più dettagli che mi identificano». Arrivato dopo una pausa che definisce «necessaria», è il frutto di una «scrittura che si evolve», di una «maturità che torna indietro», a una sintesi che lo riporta alle origini. Il brano, prodotto da Dardust, si chiama "Cocktail d'amore", titolo che aveva solleticato le critiche di Cristiano Malgioglio per l'omonimia con quello a sua firma del 1979, sigla del programma televisivo "Tilt". «Sulla questione non ci siamo parlati - racconta Mahmood - Ma so che la Malgi mi vuole bene e gli mando un bacione». Le prime strofe sono nate a Parigi, negli studi del produttore Charlie Charles. "Cocktail d'amore" è una «ballada malinconica», che racconta del «sostegno che tutti vorremmo all'interno di una relazione, un sostegno che hai paura di perdere». Dentro anche il tema della droga, «che poi è la paura della nostra generazione». Mahmood ad aprile e maggio 2024 suonerà all'estero, nei club di 10 paesi (unica tappa italiana al Fabrique di Milano, prevista per il 17 maggio 2024).

 

FONTE: www.Leggo.it

 

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