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Sanremo 2019, il Festival sembra un concerto in TV
Una serata eterna, 4 ore e mezza: dalle 20.45 all'1 e oltre. Ma anche ritmo: dall’inizio del Festival di Sanremo 2019 alla prima canzone in gara sono passati solo 9 minuti: è un record, rispetto alle mezz’ora abbondanti di cazzeggio iniziali che abbiamo visto in passato. Era inevitabile: 24 canzoni in gara, 4 in più dell’anno scorso, tutte da far ascoltare la prima sera. Ma il premio di questa maratona è la diversità: generi diversi: rock, soul, rap, r’n’b, pop a fare da contorno alla tradizionale canzone melodica; una qualità musicale alta, solo sporcata da qualche problema con l’audio ad inizio serata. A tratti - soprattutto nella parte iniziale - sembrava un concerto in TV, e non un Festival: inizio con “Via” di Baglioni (ricorda il suo show “Al centro"); poi si prosegue con le canzoni su un palco profondo che fa sembrare l’Ariston gigantesco (Francesca Montinaro ha messo l’orchestra in fondo, ricavando spazio sul retro) e con una bella regia dinamica : Duccio Forzano ha trovato soluzioni efficaci di visualizzazione delle canzoni, ora con sovraimpressioni, ora con tecniche notevoli, ora con il light design. Qualche dubbio: si è visto meno Baglioni rispetto all'anno scorso: Bisio e Virginia Raffaele erano rigidi ed emozionati; certe gag, sembravano già viste e straviste e hanno rallentato il tutto, soprattutto nel finale. Vedremo nelle prossime sere se è l'effetto della maratona da 24 canzoni. Fonte: www.rockol.it