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Quella volta che il padre di Battisti gli spaccò una chitarra sulla testa

Quella volta che il padre di Battisti gli spaccò una chitarra sulla testa

È stato uno dei rivoluzionari della musica italiana: unendo le melodie italiane con i ritmi americani, l'artista scrisse pagine importantissime, riscuotendo successi ampi di pubblico e di critica. Lo conferma il fatto che le sue canzoni e i suoi dischi, da "Emozioni" a "Una giornata uggiosa", passando per "Il mio canto libero", "Il nostro caro angelo", "Anima latina", "Io tu noi tutti", "Una donna per amico", sono oggi classici assoluti, amatissimi tanto da chi la sua musica l'ha vissuta direttamente quanto dai giovanissimi che l'hanno scoperta grazie a genitori e zii e che oggi vanno alla ricerca dei suoi vinili nei mercatini dell'usato. Ma in pochi sanno che la storia di Lucio Battisti partì da una chitarra. Dopo aver finito le elementari il giovane Lucio chiese in regalo ai genitori una chitarra. Le lezioni che ricevette da un elettricista della sua città natale e gli esercizi quotidiani devono evidentemente averlo reso un ragazzino prodigio, se è vero che già quando era adolescente i direttori delle orchestre che facevano serate in giro andavano dal padre a chiedergli di far andare Lucio in tour con loro. Ma il signor Battisti, impiegato al dazio, di permettere al figlio di fare il musicante proprio non ne voleva sapere. E un giorno arrivò a spaccargli la chitarra sulla testa. A raccontare l'aneddoto fu lo stesso Alfiero Battisti.

 

FONTE: www.rockol.it 

 

  

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