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J-Ax sugli Articolo 31: “Credevano fossimo dei pirla colorati”

J-Ax sugli Articolo 31: “Credevano fossimo dei pirla colorati”

J-Ax, prima con gli Articolo 31 e poi da solista, è stato ed è uno dei grandi protagonisti della musica italiana. L’artista compie cinquant’anni e, senza peli sulla lingua e con la sincerità che l’ha sempre contraddistinto, ha raccontato alcune parti salienti della sua carriera in un’intervista al Corriere della Sera. Alla domanda se i nuovi rapper si prendano troppo sul serio, ha risposto: “Anche noi ci prendevamo sul serio, anche se amo l’ironia nella scrittura. C’era chi aveva l’impressione che fossimo dei ‘pirla colorati’ come credo ci abbiano chiamati in un’intervista, ma c’è sempre stata anche roba non colorata. Parlavamo delle stesse cose di cui ora ci si stupisce, quell’immaginario di violenza di strada, misoginia latente che magari arriva solo dalla tipa che ti ha appena mollato e non è misoginia vera, è sempre stato così: non c’è cosa che la generazione precedente non abbia già detto, solo che ora il rap è popolare”. Sulla pace con Fedez, suggellata dall’evento LoveMi, su una possibile collaborazione fra i due su nuovi brani, ha lasciato la porta aperta: “La gente ci adora più adesso di prima. A noi il tempo ha dato modo di guardare con gli occhi dell’altro quel che era successo, cosa che in un momento di litigio non si riesce a fare. Poi io sono stato la prima persona, a parte sua moglie, che Fede ha visto dopo la diagnosi di tumore. Quindi siamo passati dal vederci come supervillain a parole di conforto e amicizia”. E nuovi brani insieme? “Per ora non è in programma, ma non è precluso. Ognuno sta facendo le proprie cose, io sono felice del successo del mio podcast 'Non aprite quella podcast' che penso replicherò, ma se prima la risposta era 'mai' adesso è ‘boh’”.

 

FONTE: www.rockol.it

 

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