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Duran Duran: «La follia dopo quarant'anni è essere qui». Esce Future Past, nuovo album delle icone anni '80
«Quando abbiamo iniziato, i progetti non andavano oltre quelli della settimana successiva. Pensare allora di fare dopo 40 anni concerti e album che potessero interessare ancora alla gente, era follia». Più realisti del re, i Duran Duran che nel 1981 esordirono discograficamente con l’album omonimo diventando in poco tempo una band iconica per le generazioni di quegli anni, pubblicano Future Past. Quindicesimo album in studio che uscirà il 22 ottobre per Tape Modern, la loro etichetta (e distribuito da BMG), a sei anni da “Paper Gods”. «All’epoca in cui siamo cresciuti, le band duravano poco a parte eccezioni come i Rolling Stones. Sembra incredibile che stiamo ancora facendo questo», raccontano a distanza, collegati via Zoom chi dall’Inghilterra chi dagli Stati Uniti, Simon Le Bon (63 anni) e i suoi, Nick Rhodes (59 anni), John Taylor (61 anni) e Roger Taylor (72 anni). «Future Past è l’album più autoreferenziale. É molto personale. Riflette su alcune cose del passato guardando al futuro: quello che da sempre cerchiamo di fare con la musica. C’è un equilibrio tra luce e oscurità che chiaramente riflette quello che siamo e le nostre vite. Siamo super contenti che stia uscendo, abbiamo passato tutti un periodo difficile credo che quello si può fare è iniettare nuova energia, entusiasmo, per risollevare lo spirito. Quello che ci poniamo in Future Past».