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Coldplay, pop per corpi celesti. La band inglese torna con Music of spheres

Coldplay, pop per corpi celesti. La band inglese torna con Music of spheres

Everyone is an alien somewhere. Ognuno è alieno da qualche parte. Come i Coldplay, che alieni lo sono sempre stati. Non solo in Music of Spheres, nono disco della band britannica prodotto da Max Martin che esce oggi. Dodici tracce, anticipate dai singoli Higher Power - oro e più di 260mln di stream - e My Universe, incontro generazionale tra i Coldplay e la boy band sudcoreana K-pop BTS («A farceli conoscere - avrebbe dichiarato in una intervista Chris Martin - Tilly, la mia figlioccia e figlia dell'attore Simon Pegg»). Dodici spartiti diversi l'uno dall'altro, dodici pianeti che portano la band su un universo spazio-temporale disparato, dall'alternative rock delle origini alle ballad più melodiche, tra accordi britpop e cori, che in alcune parti ricordano le estensioni vocali di antichi canti ecclesiastici, tra vocalizzi, falsetti, bassi ostinati e arpeggi.
Nel disco, tanti i nomi, tra cui Selena Gomez e il polistrumentista italiano Davide Rossi. Intro e intermezzo, Music of the spheres 1 e 2 (qui ci sono tutti i figli dei membri della band), traghettano verso lo scenario The Spheres, il sistema solare immaginario. Ogni traccia - di cui 5 rappresentate da emoji - è un corpo celeste. Un tema che campeggia nell'aria da almeno dieci anni.

 

FONTE: www.leggo.it

 

 

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